di Roberto Bruni
Da alcuni anni un comitato spontaneo, il Gruppo Operativo Via Diaz, si impegna in iniziative di valorizzazione e cura del territorio con l’obiettivo di stimolare le famiglie che vivono in Via Diaz a riscoprire e ricostruire relazioni sociali. Relazioni che, sempre più spesso, si indeboliscono a causa della mancanza di occasioni di incontro e di una diffusa crisi dei valori politici, religiosi e sociali.
Forse un giorno questo comitato diventerà un’associazione culturale; per ora resta un gruppo spontaneo, animato dal desiderio di crescere e di fare qualcosa di concreto per la comunità.
Nella complessità della società contemporanea, dove spesso regnano confusione e disorientamento, dove è difficile individuare responsabilità precise e dove l’individualismo viene visto da alcuni come un male assoluto e da altri come un approccio ormai inevitabile alla vita, un piccolo gruppo di persone prova a resistere. Prova a recuperare un frammento di relazione sociale, muovendosi con semplicità tra il sacro e il profano.
In questo contesto resistono due icone – o “Cone”, come si dice da queste parti – simboli silenziosi ma potenti di aggregazione. Sfidano il passare del tempo, le crisi sociali e religiose e, nonostante tutto, riescono ancora a richiamare persone e a tenere accesa la fiammella della vita comunitaria. Si tratta della Cona della SS. Trinità in Via Diaz (incrocio Via Galluzzo) e della Cona della Sacra Famiglia in Via Diaz (incrocio Via Castellone). Oggi, presso queste “Cone”, passerà un gruppo di amici, vicini di casa, fedeli o semplicemente disincantati. Con una fiaccola in mano, insieme, si incammineranno verso la messa.
Alcuni lo faranno per ricordare tempi passati – come raccontano i più anziani: “quand s’jeva a Ciccan a ppiedi…” – altri per vivere un’esperienza nuova, soprattutto i più giovani, che difficilmente immaginano di andare a piedi fino in paese. Il percorso sarà di circa quattro chilometri, con partenza alle ore 15:30 e arrivo a San Giovanni alle 17:00, dove si parteciperà alla messa serale. Non c’è una ricorrenza particolare né un motivo specifico: il senso dell’iniziativa è tutto nel suo titolo, Fiaccolata per la Comunità.
È un modo per ricordare che stare insieme è ancora possibile, che conoscersi è necessario e che forse vale la pena insegnare alle nuove generazioni che il social networking può esistere anche senza uno smartphone.

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