Forse è stata trovata una soluzione per salvare l’infrastruttura militare dell’aeroporto Moscardini di Frosinone. Tramontata definitivamente l’idea di trasformarlo in aeroporto civile, dopo la netta presa di posizione contraria da parte della Regione, ora sembra che il ministero della difesa voglia utilizzare quell’impianto mantenendo la sua vocazione addestrativa per gli operatori di velivoli senza pilota, quelli che chiamiamo volgarmente droni e la cui sigla militare è Unmanned Aerial System (UAS). Ne ha dato notizia, l’on. Mattia, deputato di Fratelli d’Italia. Al momento non si sa cosa significhi questo cambiamento in termini di personale impegnato, numero, infrastrutture, servizi, rispetto agli attuali impiegati per il 72° Stormo. Sul nostro territorio esiste già un reparto militare che utilizza UAS. Si trova a Sora, è il 41° Reggimento Cordenons che ha sviluppato la funzione della sorveglianza strumentale del campo di battaglia, utilizzando appunto velivoli senza pilota.

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