E’ venuta giù all’improvviso, nelle ultime ore della notte fra domenica 30 novembre e lunedì 1° dicembre. Un gran fracasso, per fortuna senza vittime e altri danni, grazie al momento del crollo. La grande quercia, che si sarebbe dovuta abbattere il 3 gennaio del 2024, è caduta sopra il giardinetto, che era stato chiuso all’utilizzo, da quando si era prospettato il pericolo. Il grande albero lungo la via Gaeta aveva suscitato un grande dibattito fra chi sosteneva il principio di precauzione, per gli eventuali danni, e chi invece voleva salvare a tutti i costi un albero secolare. Ci sono state addirittura tre perizie tecniche, l’ultima delle quali aveva sostenuto che l’albero non era prossimo alla caduta. Sembra che l’amministrazione avesse programmato in questi giorni una potatura dell’albero, per alleggerirne il peso. Una vicenda che spaccò l’opinione pubblica, con la costituzione di un comitato per la difesa dell’albero. Anche in quel caso, come al momento del taglio dei pini alla villa, l’amministrazione in carica sottovalutò l’impatto delle proprie decisioni sull’opinione pubblica che, invece, va informata in anticipo, proponendo chiaramente le motivazioni di un atto che, naturalmente, suscita opposizione, come nel caso di un albero secolare. Sarebbe bastato spiegare le ragioni e assicurare che la quercia sarebbe stata sostituita da altri alberi nella stessa zona, come è stato fatto in questi giorni con la piantumazione di 9 piante, donate ai plessi scolastici.

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