Da Terracina al 38° parallelo, la storia dei confini, in particolare quelli tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, la loro evoluzione geografica, politica e culturale dal Medioevo fino all’Unità d’Italia, l’importanza dei cippi confinari come marcatori territoriali, la loro influenza sulle le comunità locali, fino a diventare beni artistici e architettonici. E ancora la distinzione tra “confine” e “frontiera”, evidenziando come il primo separi rigidamente mentre il secondo possa essere un luogo di incontro. Infine gli sforzi e le difficoltà per la demarcazione definitiva del confine, culminati nel Trattato di Confinazione del 1840, e le implicazioni sociali e politiche della sua cancellazione con la presa di Roma nel 1870. Tutto questo sarà oggetto, nella serata di domenica 14 settembre, della presentazione dell’ultima fatica di Vittorio Ricci, il volume La Storia corre il confine, da Terracina al 38° parallelo, che ci sarà a Vallecorsa, per il Festival della Restanza nel nuovo centro culturale Merlini, nella biblioteca di via Roma, alle ore 21

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