La processione di Santa Maria a fiume, l’appuntamento religioso più sentito dai ceccanesi dopo il venerdì santo, sarà la prima occasione pubblica per Andrea Querqui, nuovo sindaco di Ceccano. Proprio 8 giorni fa nelle urne i cittadini di Ceccano inserivano le schede con i voti che l’avrebbero eletto primo cittadino. Oggi indosserà la fascia tricolore e sicuramente per molti sarà il momento per salutarlo: poi andrà in processione. Vogliamo suggerirgli un rosario di questioni, 15 situazioni poco chiare, misteriose appunto, almeno per chi è fuori da Palazzo Antonelli, questioni da chiarire per tutti i cittadini. 15 come le poste della preghiera alla Vergine madre di Dio, a Ceccano venerata come santa Maria a fiume, la cui statua rimase miracolosamente intatta il 26 gennaio del 1944 mentre la chiesa che la costudiva veniva polverizzata dalle bombe alleate. Provo ad elencarle: i pozzi di via Marano del cui inquinamento non si ha più notizia da quasi due anni, la plastica scomparsa nella raccolta differenziata, la sorte dell’ospedale, casa della salute o come vogliano chiamarla, l’area dell’Annunziata, il depuratore asi, il palazzetto dello sport e la sua ricostruzione, la questione del bilancio e dei suoi lati oscuri, i rendiconti delle feste mai resi pubblici, il degrado della stazione ferroviaria, l’assenza del trasporto pubblico e il servizio di trasporto scolastico per il prossimo anno, l’asilo nido da costruire decentrato alla Maiura, i rifiuti sparsi in centinaia di piccole discariche, i rapporti con Acea che tiene l’80% di Ceccano in turnazione 365 giorni l’anno, senza prospettiva di soluzione, le tante aree al buio nel tessuto urbano forse per la scarsa potenza dell’illuminazione, la centralina di controllo dell’inquinamento e i blocchi del traffico… Immagino che chiunque possa aggiungere altre poste del rosario per la processione di Andrea Querqui, ottimo momento per meditare.

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All’elenco del rosario a costo zero aggiungerei il rispetto della segnaletica stradale, il funzionamento del semaforo in via per Frosinone, innaffiare quei pochi vasi e fiori che muoino di sete durante l’estate, non lasciare defecare i cani sui marciapiedi per chi porta i cani a passeggio, l’affissione di locandine pubblicitarie fuori luogo e in ogni posto, fontane pubbliche pulite e in buono stato e l’acqua che sgorga deve essere potabile, tutto ed altro rientra nel decoro urbano.