Ceccano, Facciabate, 100 mila euro per l’asilo che non c’è

Ricordate l’asilo nido a Facciabate? Per i lettori che non conoscono bene la geografia delle contrade di Ceccano, Facciabate è l’incrocio tra via Madonna del Carmine e via Fiano, l’antica denominazione della contrada. Siamo a qualche centinaio di metri in linea d’aria dalle falde del Monte Siserno, zona paesaggisticamente molto bella, nonostante la superveloce e l’abusivismo ma un po’ lontana dalle principali vie di comunicazione C’era, in passato, una scuola elementare, costruita subito dopo la guerra, per consentire ai bambini di quella zona di frequentare la scuola dell’obbligo. Non c’era il trasporto scolastico, come d’altronde non c’è neppure in quest’anno. Negli anni 80, d’accordo con le autorità scolastiche, il comune decise di eliminare le scuole di campagna più piccole, spesso con allievi in pluriclasse (gruppi di alunni affidati ad un solo insegnante, ma frequentanti anni diversi di corso) scommettendo tutto, appunto, sugli scuolabus. Anche Facciabate fu abbandonata, diventando per alcuni anni la sede della Protezione Civile, poi trasferita in via S. Francesco. Nell’ultimo anno del “caligiore annibaliano”, l’amministrazione, per rispondere alle continue critiche per non aver neppure presentato la richiesta di finanziamento per costruire un asilo nido pubblico, nonostante Ceccano ne fosse completamente priva, decise di utilizzare i fondi della regione, per il sostegno alle famiglie che facevano ricorso alle strutture private, allo scopo di ristrutturare la scuola di Facciabate. Sembra siano stati spesi oltre 100 mila euro. Il guaio è che l’asilo non è stato mai attivato e la scuola, appena ristrutturata, con i soldi dei contribuenti, figura tra gli edifici di proprietà comunale posti in vendita, ad un valore inferiore a quanto speso… Se davvero le cose stanno così, questo è un altro dei misteri su cui i ceccanesi, che pagano le tasse, vorrebbero essere informati correttamente da Palazzo Antonelli.