di Gianluca Popolla

Quando si materializza un incubo, è fondamentale tornare a sognare. Serve una rivoluzione nei modi, nella capacità di confrontarsi con gli altri, accettandone le differenze e, addirittura, ammettere i propri errori. La politica ceccanese ha il dovere di collocare i giovani al centro. E deve farlo ora, in pieno periodo elettorale, quando ci si giocano i posti di governo del paese. Questi ragazzi non hanno più bisogno del premio della critica, dei complimenti coram populo, bensì di un ruolo di rilievo nella prossima amministrazione. Non importa di quale colore sarà la prossima giunta comunale, tale pratica è necessaria, ora più che mai. Significherebbe riconciliarsi con una generazione che dalla politica non ha mai ricevuto nulla, se non una città peggiore rispetto a quella che hanno ricevuto i loro padri. Significherebbe valorizzare i ceccanesi del futuro che hanno dimostrato indipendenza intellettuale, capacità di proposta, allontanandosi dalle logiche di accondiscendenza in passato eccessivamente premiate.
Bisogna valorizzare l’attivismo culminato nell’elezione del Consiglio dei Giovani, fase in cui le nuove
generazioni hanno prodotto una battaglia all’ultimo voto e all’ultima proposta, con gesti di rispetto politico da fare invidia a molti politici navigati: difficilmente dopo una sconfitta ho visto un politico di minoranza stringere la mano e fare complimenti ai vincitori, nel bel mezzo della loro festa. Significherebbe riportare al centro del dibattito temi su cui ragazze e ragazzi hanno una visione attuale,
diretta, non eguagliabile: parliamo di climate change, diversità e inclusione, life work balance, nuove
tecnologie, disagio giovanile e salute mentale. Significherebbe dare una risposta alle istanze dei futuri astensionisti, altrimenti lontani e disinteressati a un dibattito che li snobba.
La politica, che spesso usa i giovani come foglia di fico, può avere l’opportunità di invertire il paradigma
lasciandogli lo spazio che meritano. Passo quindi alla proposta, all’auspicio: chiunque vinca lasci un assessorato a un under 30 (almeno 1 su 5 disponibili) così da introdurre i giovani nei luoghi in cui si decide realmente il futuro di Ceccano. Perché le elezioni alcune volte si possono perdere ma quando si deludono le future generazioni si perde ogni giorno.
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento