Pubblichiamo volentieri un altro contributo di Pio Domenico Spinelli, sulla cultura popolare nelle campagne di Ceccano
Si raccontava dalle nostre parti , la storia di un incredibile personaggio, realmente vissuto all’inizio del secolo scorso.
Viveva sopra il “Colle di S.Maria”, ai margini di un bosco, con la moglie e due figli, isolato al mondo, una specie di eremita, chiamato “zi Micantoni gli zucu”, facendosi vedere in giro raramente.
Si diceva che avesse doti particolari di “guaritore “, apponendo le sue mani sulla parte dolorante, riusciva a guarire strappi muscolari, mal di schiena, lombalgie, sciatica , cervicalgia, torcicollo.
Aveva fama anche di saper leggere le stelle e, pertanto, molti accorrevano presso la sua capanna per farsi predire il futuro , grazie alle sue doti di preveggenza.
Tutti preferivano averlo come amico, passando spesso a trovarlo con fiaschi di vino, fagioli, farina, salsicce per ingraziarsi la sua benevolenza.
Non c’era matrimonio, nascite, viaggi, malattie, disgrazie, mancato raccolto, etc. se non si ricorreva alle “prufuzie” di “zi Micantoni”.
Attraverso le confidenze dei contradaioli, questo personaggio era diventato oramai il custode dei vizi, pettegolezzi e piccole maldicenze delle famiglie dell’intera contrada, che lui giurava di non confidare mai a nessuno.
Mai giuramento fu tanto menzognero !!!!!
Una volta l’anno, esattamente durante la serata dell’Epifania , scendeva a Piazza Frasca, antistante la chiesetta di S.Maria Goretti e, con un cerimoniale particolare , saliva su un palchetto, denominato “La Bagestra”, chiamando a raccolta tutti i contradaioli con un campanaccio.
Grande era l’afflusso degli abitanti della zona, curiosi di ascoltare “le prufuzie” riguardanti tutte le famiglie dell’intera contrada
che, talvolta, assumevano toni di vere e proprie fustigazioni .
Tutti accorrevano a sentire “zi MIcantoni”, sperando nella sua benevolenza, grazie ai doni offerti, nella speranza che le loro famiglie fossero preservate da queste gogne pubbliche.
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