Il cartello che ne annuncia trionfalmente la prossima realizzazione fa ancora bella mostra di sé all’ingresso del nuovo cimitero di Ceccano: 700 loculi, già quasi tutti pagati dagli acquirenti. I lavori sono fermi alle fondazioni, dopo che il progetto aveva subito già due stop: il primo perché improvvisamente ci si era accorti della presenza di una caverna nel luogo prescelto per l’edificazione. Il secondo qualche tempo dopo, perché, altrettanto all’improvviso, ci si era accorti che proprio lì, dove si era deciso di costruire le nuove batterie di loculi, c’era una delle condotte principali di Acea. Altro stop dei lavori, altre perizie di variante e soprattutto nessuna informazione ufficiale ai cittadini che avevano già acquistato i loculi. A quello che si sa, erano stati redatti e pagati tutti i progetti esecutivi necessari, con tutte le perizie che avevano esaminato il terreno su cui l’amministrazione aveva deciso di costruire i loculi. Se è così, perché non si chiede conto a progettisti e periti del perché non si fossero accorti di caverne e condotte?
Ad oggi non si sa quando i lavori riprenderanno.

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Per la concessione della proroga dei lavori decide il ” responsabile del procedimento” sentito il direttore dei lavori e se il termine di consegns dei loculi non viene rispettato “il consumatore acquirente del loculo” ha diritto al rimborso dell’importo pagato e al risarcimento del danno per la mancata consegna.
Certo è davvero stupefacente come non ci sia settore o ambito in cui non ci si debba porre domande su situazioni per così dire anomale. Davvero un disastro! Mi viene da dire: “povera Ceccano”! E poi dobbiamo credere che nessuno sapeva e che nulla in tutti questi anni è parso strano a chi certe anomalie poteva farle presenti nelle apposite sedi?