Quando fu costruita non c’erano l’autostrada, Corso Lazio, i centri commerciali, i ristoranti, i servizi di vendita: oggi la raffineria sulla Monti Lepini, nel Comune di Ceccano, proprio al confine con Frosinone e Patrica, a ridosso dell’autosole, si trova in un contesto fortemente urbanizzato, compresa una scuola, nel territorio del comune di Frosinone. E dopo l’esplosione nell’impianto in provincia di Firenze, i pensieri di tutti sono andati a quell’impianto petrolifero, gestito oggi da Itelyum. Si tratta di uno stabilimento per il riciclo degli oli usati e classificato come “stabilimento di soglia inferiore”, sulla base delle vigenti disposizioni. Oggi ospita anche una miniera elettronica per il recupero di terre rare da apparati informatici. Attorno alla raffineria vivono e lavorano centinaia e centinaia di persone. Il comune di Ceccano ha addirittura dichiarato quella zona centro urbano, con un apposita delibera di cui la gran parte dei cittadini non ha percepito il senso. L’impianto petrolifero è sottoposto ad una serie di controlli di sicurezza, l’ultimo dei quali è stato effettuato nel 2021, come si apprende dal sito dell’Ispra, che tutti possono consultare qui . C’è anche una notifica pubblica per la popolazione, che potete leggere qui . Il comune di Ceccano dovrebbe aver elaborato un piano di emergenza per incidenti di questo tipo ma non sembra essere stato pubblicato o comunque non ha avuto grande diffusione.

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