Ho sempre avuto grande ammirazione per gli architetti che rischiano, che provano a dare un’idea di città, di vita in comune e non si limitano soltanto a riproporre stantie utilizzazioni degli spazi urbani. La nuova sistemazione di Largo Turriziani, a Frosinone, una platea teatrale, con lo sfondo straordinario della Valle Latina, prima di inquinamento, lo scenario dei Monti Lepini, è uno spazio vuoto che i cittadini dovranno riempire con le loro iniziative, con la loro presenza, con il gusto di incontrarsi in un’area finalmente liberata dalle automobili e dal traffico con i suoi rumori. Sicuramente ci saranno pareri diversi ma intanto è una scelta che dice di un modo di pensare la città, di immaginare il suo futuro, di volere un cambiamento.

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