Un fiore per Francesco Bruni: la sua vita fu stroncata 80 anni fa da due proiettili sparati da un ufficiale delle SS che, il 25 gennaio 1944, gli aveva teso un agguato, in via Crispi, a Roma, dopo una delazione. Era nato a Ceccano nel 1925, aveva soltanto 19 anni ma, dopo l’8 settembre del 1943, aveva deciso di lottare contro l’occupante. Per ricordare questo coraggioso ragazzo e fargli omaggio di un fiore, la Rete delle Associazioni si ritroverà nel cimitero di Ceccano, mercoledì 8 maggio, alle ore 17, nell’ottantesimo anniversario della sua morte. Francesco Bruni è sepolto lì. Il Museo della Liberazione in via Tasso, dove la Gestapo aveva installato le sue prigioni speciali, lo ricorda attivo nella Resistenza romana, nelle formazioni della contraerea. Morì l’8 maggio, a 19 anni, dopo atroci sofferenze, per le torture cui fu sottoposto, mentre era ricoverato al San Giacomo. Del giovane Bruni, il Museo conserva la camicia macchiata dal suo sangue e la sciarpa rossa, crivellata dai due proiettili. L’omaggio floreale a Francesco Bruni è inserito nell’ambito dell’iniziativa I giorni dell’ira per l’ottantesimo della guerra a Ceccano
Per avere informazioni più approfondite su Francesco Bruni si può consultare il testo di Angelino Loffredi https://www.loffredi.it/francesco-bruni-un-combattente-da-ricordare.html

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Ed alle sua età, più o meno, oggi vanno in giro per Ceccano a vandalizzare e demolire tutto.
Che schifo.