Fu una scoperta causale, mentre si scavava per la costruzione di una strada: Italo Biddittu, oggi uno dei più grandi esperti di paleontologia, lo trovò durante le sue appassionate ricerche di fossili e di reperti. Era il cranio di Argil, l’uomo di Ceprano, una delle più importanti scoperte della paleontologia. Argil è la prova che 800 mila anni fa la penisola era abitata dall’uomo. Accadde 30 anni fa, il 13 marzo, ed ora Argil è tornato nella sua terra a Pofi, nel museo paleontologico realizzato grazie a quel ritrovamento. Il comune ha voluto ricordare l’evento con una mostra che sarà aperta per un mese, a disposizione di tutti coloro che vogliono conoscere Argil. L’inaugurazione è avvenuta ieri 13 marzo nella sede del museo, con una giornata ricca di eventi, relatori illustri e una grande partecipazione del pubblico presente. Per la prima volta, infatti, il cranio di Argil potrà essere ammirato a Pofi, presso il Museo Preistorico di Pofi “P.Fedele”, fino al 13 aprile 2024.

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