La giornalista e scrittrice Lia Levi sceglie una frase di questa straordinaria suora cepranese per intitolare uno dei suoi libri: Una bambina e basta, E’ la frase con cui Maria Corsetti, suor Ferdinanda, nata a Ceprano dove aveva conosciuto le suore di S. Giuseppe, diventata giovane insegnante al Collegio S. Giuseppe di Chambery a Roma, rispondeva alle perplessità delle consorelle, spaventate dalla pericolosissima incombenza di ospitare famiglie ebree che tentavano di scampare alla cattura nell’autunno del 1943, dopo la razzia al ghetto del 16 ottobre..La situazione si fa drammatica per la comunità ebraica romana e altre trenta bambine ebree trovano rifugio nell’istituto, che ospita già anche disertori dell’esercito. Le suore riuniscono le piccole rifugiate in una camerata separata, consentendo loro di recitare le loro preghiere di rito e non facendo mancare gli alimenti, nonostante la scarsità delle provviste e la mancanza delle tessere annonarie per gli ebrei e i ricercati. Nonostante le pressioni della polizia italiana e del comando tedesco, le suore si oppongono più volte alle perquisizioni. Ne salvò tante di bambine, compresa appunto Lia Levi, che ne ha raccontato le vicende nella sua biografia che avrebbe vinto il Premio Strega giovani. Fece tutto con semplicità: le bambine e le ragazze inserite nelle classi del collegio, le donne travestite da suore, gli uomini e i ragazzi a lavorare nei tanti ambienti del collegio, più volte visitato dalle SS a caccia di ebrei nascosti nei conventi. Miracolosamente al Casaletto non scorsero niente di irregolare, grazie anche alla serenità con cui le suore li accoglievano. Eppure stavano rischiando la vita: se qualcuno, qualcosa le avesse tradite, sarebbero state tutte deportate nei lager insieme ai loro protetti. A Suor Ferdinanda è dedicato un albero allo Yad Vashem, il mausoleo della Shoah a Gerusalemme, dopo essere stata nominata Giusto fra le Nazioni, l’onorificenza assegnata a tutti coloro che, pur non ebrei, si sono adoperati per salvarli durante la Shoah. Il coraggio e la determinazione di suor Ferdinanda sono state ricordate martedì 5 marzo a Ceprano in un convegno voluto dall”Amministrazione Comunale. I protagonisti sono stati i bambini e i ragazzi delle scuole che hanno presentato i loro lavori di approfondimento e di presentazione della figura di suor Ferdinanda, oltre alla splendida intervista che Lia Levi ha voluto concedere loro. Insieme al Sindaco Marco Galli, sono intervenuti l’Assessore alla cultura Anna Celani, la dirigente scolastica dell’ITE professoressa Alessandra Nardoni, la docente Erica Giona in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo, Suor Cristina Gavazzi Consigliera Generale delle suore di San Giuseppe di Chambery, la pronipote di Suor Ferdinanda avv. Carla Corsetti, il Vicario della Questura di Frosinone Raffaele Attanasi, il tutto magistralmente moderato da Giuliana Lombardi. Al termine, il sindaco insieme ai bambini ha piantato un albero nel giardino della Casa Comunale, a perenne ricordo di Suor Ferdinanda additata come esempio a tutti i ragazzi.

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