Era stato uno dei grandi tempi delle campagne elettorali per la conquista di Palazzo Antonelli, ora completamente scomparso dalla tematiche amministrative della città vetuscolana. Ora Ceccano Ventitrenta prova a rimetterla al centro dell’attenzione con un’assemblea pubblica, convocata alle 16,30 del 26 gennaio, all’Auditorium Italia, in via Borgo Garibaldi a Ceccano, sul tema dell’acqua e della sua gestione, provando a dare risposta alle tante proteste dei cittadini sulla gestione di Acea Ato5. Nel comunicato con cui si convoca l’assemblea Ceccano 2030 dice di essere contro i danni e le evidenti ingiustizie provocate dalla privatizzazione del servizio idrico, che in 20 anni di gestione ha prodotto fatturati da capogiro per Acea Ato 5 e disservizi indescrivibili per i cittadini utenti, costretti a pagare bollette salatissime a fronte di un servizio quanto mai scadente. Ogni cittadino ceccanese che ha avuto e ha a che fare con acqua e bolletta idrica sa già di cosa stiamo parlando: disservizi a palate, tariffe stratosferiche, rubinetti a secco e turnazioni e perfino contatori staccati senza preavviso! E Ceccano Ventitrenta preannuncia che non si fermerà alla protesta ma avanzerà una serie di proposte serie e costruttive per pretendere il rispetto del nostro sacrosanto diritto all’utilizzo dell’acqua, bene primario di ogni essere vivente

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