Decisero di andare al di là dei loro compiti: Antonio Grazio Ferraro, 16 anni, si trovava sfollato al casello del km 98 della ferrovia Roma Cassino, Anthony Scotty, giovane tenente al comando della Polizia Militare di stanza a Pofi, era nel palazzo municipale. Si incontrarono, in una notte degli ultimi giorni di maggio del 44. Ferraro aveva assistito, quel giorno, allo stupro di una giovane donna nelle campagne vicino al suo luogo di sfollamento e decise di fare qualcosa. Approfittando della notte, salì verso Pofi a chiedere aiuto ai soldati canadesi: la Provvidenza volle che Scotti fosse di origine italiana e capisse perciò le cose che il giovane Ferraro gli raccontava. Saltarono su una jeep e andarono a controllare. Scotti si rese conto della veridicità del racconto e schierò i suoi soldati sulla riva sinistra del fiume Sacco, sbarrando così la strada ai goumiers del corpo di spedizione francese che, da Castro dei Volsci, tentavano di passare sull’altra riva per continuare le loro violenze sulla popolazione civile. I fanti coloniali non si fermarono all’alt della Polizia Militare e Scotti ordinò di aprire il fuoco, sgominandoli e salvando così le popolazioni sulla riva sinistra del Sacco: non erano nemici, erano alleati, ma Scotti non ebbe esitazioni sul da farsi, come Ferraro aveva preferito andare ad avvisare le autorità, piuttosto che nascondersi in qualche fossato. I due si incontrarono di nuovo a Cassino nel 1975: il colonnello Scotti partecipò ad un Memorial Day dei Canadesi e si presentò al sindaco della città: quando gli disse il nome, Ferraro, allora primo cittadino della città martire, lo riconobbe e si abbracciarono di nuovo. Grazie a loro sono state salvate tante vite. Ecco i giusti che salvano il mondo.

Antonio Grazio Ferraro e Anthony Scotti sono stati ricordati, ieri, a le Pantane a Pofi, nei pressi del casello 98 della Roma Cassino, dal comune, dalle associazioni per la memoria storica di Ortona e di Montecassino e dalla banda musicale pipes and drums (cornamuse e tamburi) dell’Edmonton Police Service, Canada, venuti ad omaggiare i loro commilitoni morti in Italia nel biennio 1943-44. Accolta dal sindaco di Pofi, Angelo Mattoccia, e dall’Assessore Marco Savarese, organizzatore dell’evento, è intervenuta anche la figlia di Antonio Graziano che ha poi scoperto la lapide installata per ricordare l’eroismo dei due Antoni.
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