Guidò la resistenza contro i tedeschi al quartiere Materdei. Ci raccontano la sua figura Angelino Loffredi e Lucia Fabi, nel testo Il dolore della memoria/Ciociaria 1943-1944, pubblicato nel 2016.

Napoli è la prima città italiana ad essersi liberata senza l’aiuto delle truppe alleate. I combattimenti, strada per strada, avvengono dal 28 settembre al 1° ottobre 1943. Il popolo napoletano è guidato da pochi ufficiali italiani e fra questi merita di essere ricordato il colonnello Ermete Bonomi di Villa Santo Stefano. Egli è affiancato da molti scugnizzi ( ragazzi abbandonati a se stessi) Con incredibile coraggio tutti combattono lungo le strade ed i vicoli della città. Ermete Bonomi diviene il responsabile del nucleo armato creatosi intorno al Parco CIS per il controllo del rione Materdei. L’ufficiale pone il suo quartier generale in via Salvator Gotta e da lì coordina la difesa della città fornendo i pezzi di artiglieria sottratti alla caserma Bianchente che era stata bombardata. L’insurrezione popolare della città costringe il generale tedesco Walter Scholl alla resa, dopo quattro giorni di aspri combattimenti. Per i servigi svolti a favore della città durante quei terribili giorni che costeranno la vita a 562 napoletani, al colonnello Bonomi viene assegnato dal Governo Militare Alleato il comando del neo Ministero della giustizia in tutta l’area meridionale.
Qui invece un ritratto del colonnello sul sito di Villa Santo Stefano
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