Non fa bene alla scuola il clima che regna nel governo: dal sito ufficiale di Palazzo Chigi si legge stamane, 5 gennaio, che il Consiglio dei Ministri è intervenuto sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio, dal che si capisce che le lezioni riprenderanno invece dal 7 con la didattica a distanza. Il provvedimento arriva dopo una ridda di ipotesi rese note dalle agenzie di stampa nella notte, a conferma che le decisioni sulla scuola sono diventate ormai posizioni di bandiera dei partiti politici, mentre tutte le scuole superiori stavano già preparando il rientro il 7, costruendo complicati orari divisi in due, spalmati su sei giorni, con orari differenziati, con orari dei trasporti ignoti ai più. Nulla è stato deciso per gli altri ordini di scuola, mentre Regioni e Comuni cominciano ad andare in ordine sparso. Nel frusinate il sindaco di Pontecorvo ha rinviato all’11 l’inizio della scuola per tutti.

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