“Oggi m’immagino che San Lorenzo passi lo stesso nelle strade di Amaseno, entri nelle vostre case, visiti la vostra vita, le vostre famiglie, gli anziani e i malati, i giovani, i piccoli, tutti, volendo anche visitare la fatica della vostra vita, fermandosi quasi ad ascoltare le vostre domande, le vostre paure, il vostro dolore, le vostre gioie. E noi, anche senza muoverci con i passi, ma solo con il cuore, seguiamolo, sciogliamo il nostro cuore come lui scioglie il suo sangue, segno della vita che egli ha donato, perché possiamo essere tutti cristiani con il cuore di Dio, che batte per noi come il nostro batte per gli altri. Grazie, nostro patrono, per questa festa speciale, diversa, ma così bella e segnata dalla tua testimonianza, quella di un uomo, un giovane, che non ha rinunciato ad amare neppure davanti alla morte, mostrando a tutti il suo tesoro: i poveri, i privilegiati di Dio. Grazie Signore perché siamo ancora qui insieme, come tuoi amici e tuoi fedeli discepoli. Ti affidiamo la nostra vita e quella del mondo, perché tu ci liberi dal male. Amen”.

dall’omelia del vescovo di Frosinone, mons. Spreafico, ad Amaseno per la festa patronale, in tempo di pandemia
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