Dopo una giornata di notizie forsennatamente scambiate sui gruppi di whatsapp, con persone “additate” senza alcun fondamento, fino alla pubblica dichiarazione di positività al tampone da parte di una famiglia, quasi per porre termine finalmente alle assillanti illazioni, riceviamo da alcune lettrici alcune considerazioni che volentieri pubblichiamo:

Siamo rimaste molto colpite dal senso della nota che Andrea ( nome di fantasia… ndr.) ha rilasciato stamane, nota in cui, con una compostezza di linguaggio oggi così rara, viene manifestato tutto il senso di responsabilità e l’amore di un giovane verso la sua cittadina, Ceccano. Per tale motivo, vogliamo con questa nostra lettera ricambiare il suo bel gesto, esprimendo la nostra solidarietà e l’incoraggiamento a lui e alla sua famiglia in questo momento così critico.
«Forza! Andrà tutto bene!». Per una volta speriamo che questo slogan si riempia di valore concreto, reale, tangibile, e concordiamo con Andrea, quando esorta i suoi concittadini a non dare inizio ad un’insensata “caccia alle streghe”, triste rito che in queste settimane si ripete ogni volta che si ipotizza un caso di positività a questo maledetto virus e che fa sì che si scateni la ricerca di un “untore”, della sua famiglia, per additarli, segnalarli e poi abbandonarli. Dove sta in questi casi quella vicinanza al malato e ai suoi cari che oggi dicono di professare coloro che hanno tappezzato le proprie finestre di arcobaleni e tricolori e intonato fino alla noia il nostro inno?
L’altruismo, l’empatia, la compassione, la bontà, ma anche il senso di appartenenza ad una comunità, sono ben altro. Sono dire ad una famiglia “Non siete soli. Ceccano è accanto a voi, qualunque cosa accada.”.
Un gruppo di lettrici ceccanesi.
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