Lo sviluppatore software è, ormai da decenni, una professione sempre più richiesta nel panorama del mercato del lavoro e recentemente è sorta la figura del Full Stack Developer, che invece di occuparsi di un programma dal lato front-end (la “parte visibile” all’utente) o back-end (tutto il linguaggio logico di programmazione che c’è dietro), si occupa di entrambe le cose.

Stiamo quindi parlando di un vero e proprio tecnico dell’It a tutto tondo, con competenze di programmazione specifiche, che gli permettono di coordinare al meglio, a tutti i livelli, le attività anche di un intero staff di lavoro. Per questo motivo si tratta di una professionalità sicuramente meglio pagata del “semplice” programmatore, dato che oltre alle skills tecniche, risultano importanti anche quelle umane personali, come il saper essere leader di un gruppo di lavoro. Giusto per dare un’idea di massima, un Full Stack Developer guadagna mediamente in Europa circa 55mila euro l’anno, fino ad arrivare anche al doppio in altri Paesi come gli Stati Uniti. In Italia sono centinaia al momento le posizioni aperte in questo ambito professionale, fra cui Modis (Torino), Abenergie (Bergamo), Horsa Group (Bologna), Dechit Spa (Milano) e Intertouch (Roma), giusto per citarne alcune.
Per svolgere al meglio questo mestiere comunque, in linea generale, non si deve per forza essere “maghi del front e del back-end”: bisogna però essere in grado di lavorare e comprendere ciò che si fa su entrambi i fronti, riuscendo ad analizzare in maniera sufficiente tutti i passaggi necessari all’ideazione e costruzione di un programma.
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