Furono davvero vittime dei terremoti? O non piuttosto dell’imperizia umana, dell’avidità di guadagno, dell’incapacità di prevedere gli effetti delle scosso? Nel giorno in cui ricordiamo i morti per il terremoto dell’Aquila di 10 anni fa, non sarebbe il caso di abbandonare l’espressione vittime del terremoto per un’altra più appropriata e significativa?

Qui il ricordo dell’Università dell’Aquila
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