
Sono innumerevoli i contributi che dimostrano come le generazioni più giovani siano state ormai da tempo dimenticate dalla politica. Di esempi a supporto dell’affermazione ce ne sono tanti: “quota 100” è l’ultimo in ordine di tempo; la riforma Dini del 1996 è stato forse l’atto più eclatante.
Di fatto, tutta la politica di bilancio degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso ha determinato il “modus operandi” di diverse generazioni di politici nei confronti dei più giovani. Chi ha meno di 40 anni in questo paese è probabilmente nato in una famiglia con un reddito superiore a quello della famiglia dove erano nati i propri genitori. Nel corso dei decenni gli investimenti in istruzione sono diminuiti, è aumentata la precarietà del posto di lavoro, gli stipendi risultano inferiori a quelli che potevano guadagnare i propri genitori.
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