di Antonio Limoncello, da facebook
Provengo dalla terra oggi detta dei fuochi e da trent’anni giro minuziosamente l’area tra Ferentino, Frosinone, Ceccano, Veroli, Alatri e Guarcino.
Da queste esperienze ne traggo che la Ciociaria e la Terra dei Fuochi in comune non solo hanno gli alti tassi di inquinamento ma hanno anche la bassa qualità sociale delle persone che le abitano.
Non è possibile che in un popolo pulito, rispettoso della natura, amante della bellezza possano accadere certe cose perché quel popolo:
-le denuncerebbe puntualmente alle autorità competenti;
-non riempirebbe valli e monti di abusi edilizi;
-non riempirebbe boschi, sponde di fiume e torrenti di discariche abusive di inerti, elettrodomestici e mobili;
-non eleggerebbe politici che chiudono un occhio sulle malefatte dei propri elettori ma politici inflessibili con tutti, innanzitutto coi potenti ma anche con gli ultimi, senza guardare in faccia nessuno.
Io non credo che il giovane o il vecchio o l’adulto che apre il finestrino dell’auto e butta la cicca, il pacchetto vuoto di sigarette o la bottiglietta di plastica sia meno colpevole, come non è meno colpevole “l’amante della montagna” che mette sotto i sassi della cima conquistata scatolette e bottigliette vuote. Queste persone, gli industriali e i politici si tengono a braccetto creando la maggioranza del cosiddetto popolo sovrano.
È questo il potere che si deve frantumare per poter cambiare lo stato delle cose.
Non c’è niente da fare, la qualità estetica e ambientale del paesaggio dipendono dalla qualità delle relazioni sociali di chi lo abita. Occuparsi delle prime senza incidere nelle seconde è velleitario quanto inutile.

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