E’ il parere di Angelino Loffredi, già sindaco di Ceccano, che in un articolo pubblicato su unoetre fa il punto della situazione e scrive:

In tanti anni vissuti ponendo l’attenzione e la partecipazioni alle vicende comprensoriali non mi era mai capitato di vedere tanti cittadini impegnati a difendere il proprio fiume, l’integrità del territorio e della salute. Sia a primavera, per protestare contro la puzza, sia in queste settimane per protestare contro le schiumate ho visto un coinvolgimento dei cittadini esteso, ampio, sentito e spontaneo. Ora nessuno può incolpare la popolazione di essere indifferente e disposta a sopportare tanto scempio.
“Il Popolo Inquinato“ è stato al centro di resoconti giornalistici e televisivi, locali e nazionali. Da questo popolo proviene una incalzante richiesta di intervento, una sollecitazione a rimuovere i danni, insomma a fare qualcosa. Ecco, infatti, esiste l’urgente necessità di definire meglio le cose da fare e individuare i soggetti responsabili ai quali richiedere interventi.
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