Era probabilmente questo il sistema cui si riferiva il procuratore della Repubblica di Frosinone, quando, giorni fa, in un’intervista davanti ai tanti giornalisti, intervenuti grazie al clamore suscitato dalle madri di Piazza Berardi in difesa dei loro figli, faceva riferimento ad un sistema ben radicato tra le imprese. E’ il più classico dei principi di indagine: cui prodest? a chi giova? chi ci guadagna di più? Sotto il mirino degli inquirenti ci sarebbero ad oggi due aziende per il trattamento di liquami civili ed industriali, entrambe in territorio patricano, una sulla morolense ed un’altra al confine con Ceccano. ma le indagini vanno estendendosi anche ad altre attività di questo tipo a monte di Ponte Berardi. Una delle ipotesi investigative è quella di un vero e proprio sistema di sversamento continuo nel fiume, senza passare per il sistema fognario, sottraendosi pertanto agli elevati costi di depurazione, magari già pagati dai clienti. La consistenza della schiumata di questi giorni sarebbe stata una sorpresa anche per gli inquinatori. C’è sempre da ribadire però che nulla sarebbe accaduto senza la pressione dei cittadini ed in particolare delle madri di Piazza Berardi nella Task Force appositamente istituita grazie alla rete. In queste ore si sta assistendo a continue rivendicazioni di primogenitura da parte di quella o di quell’altra forza politica che fino alla tempesta mediatica delle madri di Piazza Berardi non avevano brillato per il loro interesse nella vicenda.

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