L’onda di proteste ha smosso le istituzioni: in 24 ore nella Valle del Sacco ci sono stati sequestri di rifiuti abbandonati, ispezioni sul corso del fiume, intervento diretto del governo. Ha battuto un colpo anche l’amministrazione provinciale, cui spetterebbe come compito specifico… E’ un successo dei cittadini, di quanti si sono associati per far sentire la loro preoccupazione per un ambiente abbandonato, invaso dai rifiuti tossici, di un fiume ridotto ad una cloaca, di un’aria irrespirabile. E’ il risultato di quanti hanno avuto il coraggio di uscire dai salotti di casa per spendere tempo e danaro anche alla ricerca degli inquinatori. Ma, attenzione che non sia soltanto un fuoco di paglia e che l’iniziativa tardiva delle istituzioni. chiamate alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente, non sia soltanto la risposta alla protesta popolare ma divenga normale attività di salvaguardia del fiume, dell’aria, del terreno. Si cominci col chiedere l’istituzione a Frosinone di una sede dell’ARPA Lazio con il compito di lottare contro l’inquinamento. Sarebbe un segnale di attenzione e di coinvolgimento, capace di restituire speranza alla gente.

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