Il nuovo massiccio effluvio schiumoso che si è reso visibile a Ponte Berardi a Ceccano dimostra quanto sia grave la situazione e la minaccia all’ecosistema: ormai è evidente che ad ogni forte temporale corrisponde una serie di scarichi di tensioattivi e di proteine che producono appunto la schiuma bianca ad ogni cascatella del fiume Sacco. Molti cittadini si sono attivati, ci sono volontari disponibili a risalire il corso del fiume per scoprire i responsabili ma si tratta di tentativi destinati putroppo a non avere l’esito desiderato. Infatti è difficile che un inquinamento di questo genere dipenda da impianti fissi, rintracciabili dunque da un’ispezione del corso fluviale. E’ necessario piuttosto pensare a qualche mezzo mobile che scarica al momento opportuno, contando sulla nube temporalesca, magari con il favore della notte. Ebbene, a Sora c’è chi riuscirebbe a coglierli in flagrante: si tratta del 41° reggimento Cordenons, Sorveglianza ed Acquisizione Obiettivi. L’esercito ha gli strumenti per beccare gli inquinatori, drones dotati di laser, capaci di sorvegliare il territorio anche di notte. L’hanno già fatto per i piromani nell’estate del 2017. Perché non contro gli zozzoni dei temporali?

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