Primi freddi e riecco le polveri: la centralina di via Verdi a Frosinone ha sfondato quota cinquanta, superando del 20% il valore massimo consentito dalla legge per le pm10, il pericolosissimo particolato che avvelena la nostra quotidianeità. Nel caso delle polveri infatti non si tratta di episodi di inquinamento ma di una permanenza del fenomeno che lo rende appunto pericolosissimo. Chiunque infatti può allontanarsi dal fiume ma non può evitare di respirare. Lo sforamento registrato dalle centraline dell’Arpa avviene al momento dell’accensione dei primi camini per il riscaldamento.
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