Un camorrista e il suo ospite, uno squarciatore seriale di gomme per combattere lo stress, un soffio rilassatore subito dopo la coltellata, una complicata storia di litigio stradale in pieno centro, con l’aggravante della presenza tra i litigiosi di un richiedente asilo, inserito in un programma SPRAR, altri arresti di giovani spacciatori, un furgone che esplode in pieno centro mettendo a repentaglio la vita dei residenti: Ceccano è alla ribalta della cronaca nera in questi giorni. Certo tra il famigerato camorrista e lo squarciatore nervoso c’è una bella differenza, anche se abbiamo visto i lettori molto più preoccupati per litigi e gomme che per una presenza tanto forte della camorra nel territorio vetuscolano.
Non sarebbe il caso invece di darsi una guardata attorno e concordare con le forze dell’ordine e con tutte le autorità una linea d’azione condivisa che argini i fenomeni camorristici, rinforzi la prevenzione, concordi una comune strategia educativa nei confronti delle giovani generazioni, combatta le situazioni di disagio in cui fiorisce la mentalità e la cultura camorrista, una chiamata a raccolta, insomma, di tutte quelle forze, enti, associazioni, educatori… che vogliano insieme preservare Ceccano e i suoi giovani da contagi pericolosi?
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