…viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali
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Non è facile, non è davvero facile farsi da parte, accettare che ci sia qualcuno che è più bravo di noi, che possa prendere il nostro posto perché è meglio per tutti che sia così.
Non è facile. Spesso ci rifugiamo in una torre d’avorio in cui pensiamo di essere il meglio possibile nel nostro lavoro, nei nostri hobbies, nei nostri divertimenti. E’ una trappola difficile da evitare: l’espressione che la Parola affida al Battista è invece illuminante, viene dopo di me…
E’ un modo soprattutto per non sentirsi indispensabili, per lasciare al momento giusto e non rimanere a presidiare un ruolo, una posizione. È un utile esercizio: imparare il senso del limite, non soggiacere al delirio dell’onnipotenza, del “so fare tutto io, voi non capite niente, prima fate la gavetta”.
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salve, con tutto il rispetto, ma Giovanni non intendeva dire di farsi da parte per lasciare il posto a (?) ma semplicemente annunciava la via di (?), comunque ciò che lei ha scritto è condivisibile