Per 8 sere filate, Piazza S. Giovanni a Ceccano è stata il centro della musica che unisce, che dà forma alla socità, che cementa la coesione fra i cittadini, che ci emoziona, che ci fa sognare un mondo migliore: la perfezione di Gershwin con l’Orchestra di fiati di Ferentino, l’entusiasmo dei giovani, la solennità della fanfara della Polizia e del coro Josquin Des Pres, con la presenza del prefetto e del questore, il tango di Ingiosi, la coralità del Liceo di Ceccano, la arie di Rossini, il rombo del tuono di Amaseno, la musica leggera di Profumi d’arancio, la simpatia e il brio del piccolo Vindice, hanno incantato il pubblico che ha sempre riempito la Piazza in ogni ordine di posti. Il Festival è una sorta di miracolo, di trasformazione del dolore in gioia, della tragedia in bellezza che salva il mondo. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per il Festival, l’hanno sostenuto, diffuso, l’hanno guardato con simpatia. Il Festival è stato anche un grande esperimento di condivisione sociale con tutte le serate trasmesse in diretta su facebook e sugli altri social, con migliaia di visualizzazioni cha hanno reso l’appuntamento per Francesco ancora più speciale. Grazie
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