Il “fusse cha fusse la vota bbona” di manfrediana memoria si potrebbe adattare perfettamente all’impegno che il prefetto Zarrilli avrebbe assunto di convocare un “tavolo” sull’inquinamento atmosferico e non solo che coinvolge l’area attorno alla confluenza tra il Cosa e il Sacco. Infatti di tavoli di coordinamento, luoghi cioè in cui si incontrano tutte quelle istituzioni e quelle forze sociali che hanno interesse a risolvere un problema o che hanno il compito di provvedere, si parla da tempo per il Sacco: soltanto in questo blog si accenna all’istituzione di un tavolo in Regione il 28 settembre 2013. Sarebbe interessante conoscere il risultato dei lavori, se mai il tavolo abbia davvero lavorato. Quasi un anno dopo, il 12 giugno del 2014, registriamo una presa di posizione del Forum democratico che accenna ancora ad un tavolo regionale che quindi non era ancora partito. Poi c’è il tavolo di Buschini: diventato assessore all’ambiente nella giunta Zingaretti sembra voler far qualcosa per la sua terra d’origine ma il tentativo abortisce. Il tavolo si sarebbe riunito una sola volta. Poi ci sono i tavoli dei sindaci: a convocarne uno prova Caligiore, nello scorso gennaio, spinto dall’indignazione popolare per il livello di inquinamento. Gli altri sindaci lo snobbano. Qualche giorno dopo ci prova l’allora sindaco di Anagni, Bassetta
L’ex ufficiale dei carabinieri riesce a riunire una decina di sindaci ma manca il più importante, quello di Frosinone. Peggio va a Ceccano dove il 18 gennaio Caligiore viene snobbato da Regione, Provincia, prefettura, Ispra e carabinieri forestali. C’è anche un tavolo dei 5stelle nel mese di maggio, subito però abortito. Ora ci proverà il Prefetto…
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