Grande mobilitazione per la puzza: l’iniziativa dei sindaci di Ceccano e Patrica di manifestare insieme il prossimo 12 giugno sembra riscuotere una buona accoglienza nella popolazione. C’è però un rischio che non bisogna correre: dov’è il pericolo nell’aria che respiriamo? Noi percepiamo, infatti, i cattivi odori che spesso, per nostra fortuna, sono soltanto molesti ma non pericolosi. Non percepiamo invece tanti veleni che respiriamo e che non hanno odore, né si vedono: sono le polveri sottili ed ultrasottili, quelle che si vanno ad annidare nei nostri polmoni e da lì passano nel sangue. La discussione di questi giorni si basa, giustamente, sulla percezione che il nostro olfatto ha della puzza: non dobbiamo però dimenticare che invece il pericolo vero, quello che causa ogni anno una morte anticipata ogni 1000 abitanti (il che a Ceccano vuol dire 25 morti ogni anno per le polveri, soprattutto per le malattie cardiovascolari), non suscita manifestazioni, proteste, maledizioni digitali. Inoltre la situazione è complicata ulteriormente dal fatto che la gran parte delle polveri sottili è generata dai nostri impianti di riscaldamento. Su questo fronte la politica registra ritardi ventennali, limitandosi a tamponare l’emergenza, cavalcando la protesta popolare, senza studiare i problemi ed assumersi le responsabilità di governo
Riporto qui un interessante intervento del prof. Buonanno dell’Università di Cassino sul tema delle polveri che respiriamo ogni giorno.
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