E’ sufficiente guardare con un po’ di attenzione una trasmissione televisiva per famiglie, meglio, in orario da famiglie, per capire: linguaggi violenti, insulti, tentativi di reciproca sopraffazione durante una discussione, voci urlate, a volte parolacce e maledizioni.
Tanta gente guarda quei programmi, sentendosi sempre più parte di un mondo così, sempre sopra le righe, sempre urlato, sempre pronto a dividersi, ad odiarsi, a fronteggiarsi: un giro sui social ce lo conferma. Non viene pulita una strada? Non si scrive al Comune per segnalare l’inconveniente ma si insultano subito gli amministratori come incompetenti: ladri, mangiapane a tradimento. Così, senza sentire la necessità di capire meglio, di approfondire, di trovare la cause reali di un disservizio.
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