Mia suocera ci ha lasciati: l’ha fatto come ogni altra azione della sua vita, in silenzio, senza clamore ma lottando coraggiosamente contro il male. Ho sempre ammirato nonna Michelina, come la chiamano i nipoti, donna che riassume in sé le caratteristiche migliori della nostra terra, contadina per destino familiare e nel contempo capace di apprezzare l’importanza della scuola tanto da far studiare tutte le sue 5 figlie, in tempi in cui le ragazze dovevano pensare soltanto a sistemarsi; donna capace di adattarsi a tutte le situazioni, alla guerra vissuta e patita a 12 anni, al lavoro nelle paludi e nelle piantagioni di tabacco, alle malattie, al dolore, alla perdita del primo figlio nato da pochi mesi, a quella del marito amatissimo e a quella del nipote; donna amorevole e forte.
Ci mancheranno il suo sorriso, la sua allegria, la sua capacità di parlare con tutti, il suo amore per la musica e il ballo, la sua autoironia
Ciao, nonna Michelina, abbraccia Francesco ed Angelino, arrivederci!
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