Aldo Moro, autentico innovatore


morodi Alberto Ratti* – Sono trascorsi  40 anni da alcuni tra gli eventi più drammatici che hanno segnato nel profondo la storia della nostra Repubblica: il sequestro e il successivo omicidio di Aldo Moro, presidente della Democrazia cristiana, da parte delle Brigate rosse, dopo 55 giorni di prigionia. Quegli episodi, a distanza di tempo, si sono rivelati il vero spartiacque della nostra storia: non riusciremmo a capire l’evolversi della situazione politica italiana senza ricordare e meditare quei momenti così difficili e complicati.
Colpisce – ed è un piccolo particolare che mi ha sempre fatto pensare – il luogo dove Aldo Moro fu rapito e la sua scorta trucidata; da allora e fino ad oggi, via Mario Fani diventa «il luogo del nostro destino», lo spazio fisico nel quale si consuma un dramma umano e istituzionale senza precedenti.
Un crudele agguato e un atroce “scherzo del destino” quelli che colpiscono l’inerme Moro, rapito proprio nella strada che porta il nome del fondatore dell’Azione cattolica, associazione di cui il presidente democristiano aveva fatto parte in anni giovanili, prima con l’impegno nella Federazione degli universitari cattolici (Fuci) e poi all’interno del Movimento laureati, realtà di intellettuali che aveva contribuito in maniera decisiva all’elaborazione e poi alla stesura della Carta costituzionale.
Il 1978 è stato l’anno in cui il sistema politico del nostro Paese – già bloccato per via della Guerra Fredda e per la divisione del mondo in due blocchi contrapposti – si è inceppato del tutto.
Moro è stato, dopo De Gasperi, la figura più importante della Dc e della politica italiana, lo stratega e il tessitore che più di ogni altro ha cercato di far evolvere in maniera positiva e il più possibile unito il Paese. Gli anni di governo Moro (1963 – 1968 soprattutto) si ricordano per essere stati retti da una coalizione di centro-sinistra. Il 1968 segna la fine di una fase politica della Repubblica e l’apertura di una nuova. Lo stesso Moro definirà questa “la terza fase”, riferendo la prima al centrismo e al monopartitismo di governo, la seconda proprio al periodo di governo di centro-sinistra: obiettivo della politica di Moro fu quello di rendere meno ingessato e impermeabile ai mutamenti il sistema politico italiano e giungere finalmente ad una “democrazia compiuta” dell’alternanza fra forze politiche diverse.

continua a leggere qui 


Scopri di più da Pietroalviti's Weblog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Blog su WordPress.com.

Su ↑

PHILOSOPHICA - THEOLOGICA - HISTORICA

Argomenti vari di natura filosofica e teologica, ma non solo. A cura di Lorenzo Cortesi.

AcFrosinone

Cittadini degni del vangelo

gianfrancopasquino

QualcosaCheSo

Spazio Libero

Blog di Informazione, Cultura, Scienza, Tempo Libero

OpinioniWeb-XYZ

Opinioni consapevoli per districarci nel marasma delle mezze verità quotidiane!

Damiano Pizzuti

Salute, società, notizie

Marisa Moles's Weblog

Le idee migliori sono proprietà di tutti (Seneca)

Mille e più incantesimi

Claudio Baglioni: Poesia in musica

Insegnanti 2.0

Insegnare nell'era digitale

seiletteresulpolso

«Passerò come una nuvola sulle onde.» Virginia Woolf

Centri Informagiovani Ciociaria

Una risorsa per i giovani. Un riferimento per i territori

Seidicente

altrimenti tutto è arte

Cesidio Vano Blog

“L'insuccesso mi ha dato alla testa!”

Bibliostoria @ La Statale

Risorse web per la storia, novità ed eventi della Biblioteca di Scienze della storia e della documentazione storica, Università degli Studi di Milano

virgoletteblog

non solo notizie e attualità

polypinasadventure

If you can take it, you can make it!