
di Alessio Porcu
«C’è la presenza di una zona grigia che lavora e investe nel territorio. È una cosa sotto gli occhi di tutti. Oggi chiude un negozio e domani ne apre un altro con grande velocità. L’attività di prevenzione in questa città è molto importante»: il prefetto di Roma Paola Basilone non nasconde la polvere sotto al tappeto. I confini della ‘zona grigia‘ tra il mondo onesto e quello criminale nel Lazio li traccia il III Rapporto Mafie nel Lazio.
Quei confini sono stati illustrati in mattinata a Roma.
A rivelare i contenuti di quel rapporto è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. È la Regione ogni anno a chiedere un report sugli affari in nero del crimine organizzato, i suoi interessi sul territorio del Lazio, il livello di infiltrazioni tra le attività economiche.
Insieme al governatore ed al prefetto di Roma, al tavolo dei relatori c’erano don Ciotti (presidente dell’Associazione antimafia Libera), Guido Marino (questore di Roma), il generale Antonio De Vita (Comandante Provinciale Carabinieri di Roma), il colonnello Gerardo Mastrodomenico (comandante del Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata della Guardia fi Finanza), il colonnello Francesco Gosciu (Capo Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Roma), Gianpiero Cioffredi (presidente Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio ).
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento