di Ivan Coccarelli
I NOSTRI MONTI : un antico mare tropicale.
La Valle Latina è delimitata a sud-ovest dai Monti Lepini ed Ausoni; essi sono costituiti da una successione di rocce carbonatiche depositatesi nell’era mesozoica, ed è possibile quindi trovare su questi monti rocce molto antiche, anche di centinaia di milioni di anni, quando sui continenti dominavano i dinosauri. Il nostro territorio a quei tempi era molto diverso dall’attuale, sia dal punto di vista geomorfologico che sotto l’aspetto della flora e fauna. Per capire la natura di quell’ambiente remoto ci vengono in aiuto i resti di alcuni organismi che vissero in quel mondo e che hanno caratteristiche di “fossili guida”; quest’ultimi sono dei fossili di organismi vissuti unicamente in un definito lasso di tempo per poi evolversi cambiando aspetto o addirittura estinguersi completamente a causa di radicali mutazioni del loro ambiente vitale. Nel caso dei nostri monti, importanti “fossili guida” sono rappresentati dalle rudiste.
Le rudiste appartengono al gruppo dei molluschi bivalvi che, durante l’ultima parte del Mesozoico, si differenziarono molto dalle altre specie di molluschi, assumendo una forma molto particolare : la loro conchiglia, generalmente di forma conica, era dotata di due valve asimmetriche entro le quali si localizzavano, protette, le parti molli dell’organismo vivente. Tali molluschi vivevano ancorati al fondo marino attraverso la parte estrema della valva inferiore, molto sviluppata e frequentemente a forma di cono; diversamente la valva superiore, più piccola, fungeva da opercolo mobile incernierato a quella fissa. Questi molluschi raggiunsero il loro massimo splendore nel periodo Cretacico, per poi rapidamente estinguersi alla fine del mesozoico assieme ai più famosi dinosauri. Sui nostri monti le rudiste, antichi organismi marini, si rinvengono a quote di diverse centinaia di metri dal livello del mare e testimoniano che ciò che prima era un mare ora si è trasformato in un monte ! Spesso questi fossili si presentano in blocchi perché le rudiste erano dei veri e propri costruttori di scogliere come gli attuali coralli che vivono nei mari tropicali. Il nostro territorio quindi, al tempo delle rudiste, era occupato quasi completamente da acque marine; ove qua e là , tuttavia, sorgeva qualche complesso di scogliera corallina, dotato di un certo rilievo topografico nei confronti delle aree adiacenti e caratterizzato da un’elevata produzione di carbonato di calcio derivante dalla proliferazione di organismi invertebrati con parti dure calcaree, simile agli attuali atolli dell’Oceano Pacifico nella fascia intertropicale. Come le attuali scogliere madreporiche, questi ambienti mesozoici costituirono ecosistemi estremamente complessi e ricchi di forme di vita come quelle delle acque calde e basse degli oceani tropicali attuali. Purtroppo i colori e la grande biodiversità di quei tempi remoti non è più possibile osservarla direttamente (almeno sui nostri monti) perché solo alcuni organismi, come appunto le rudiste munite di una robusta conchiglia, sono riuscite a lasciare le loro tracce attraverso le ere geologiche; tuttavia la loro presenza ci regala le informazioni relative all’ecosistema che si sviluppava ove ho fotografato quella “pietra” (vedi foto) : c’erano numerosissime varietà di organismi viventi pesci, molluschi, crostacei, echinodermi … e sulla terra ferma , da qualche parte , forse un dinosauro ciociaro.
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