Tutti, con Alessia e Andrea, con Francesco ed Ilenia, con tutte le madri e i padri privati dei loro figli, tutti: l’impressionante silenzio che ha avvolto Piazza XXV Luglio in quel momento è stata la dichiarazione solenne di solidarietà umana, oltre che cristiana, a tutti coloro che hanno provato la stesso dolore di Maria per il figlio condannato ingiustamente, torturato, devastato ma sempre figlio… Il figlio mio dov’è?
In quella piazza c’è l’identità vera dei ceccanesi, la loro compassione, la loro generosità che in quei momenti supera ogni divisione ed ogni litigio… Il figlio mio dov’è?
In quella piazza ognuno rivive i propri drammi, ognuno si identifica con quella donna nero vestita, stravolta dal dolore ma pronta a fidarsi delle parole del Figlio.
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