di Davide Ragone
Dopo le dimissioni del presidente Paolo Gentiloni, la costituzione dei gruppi parlamentari e il completamento dell’elezione degli uffici di presidenza di Camerae Senato, si può entrare nel vivo della fase di formazione del prossimo Governo. La disciplina costituzionale prevede, al secondo comma dell’articolo 92, una formula breve e apparentemente semplice: «Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri». La realtà ci racconta, invece, una prassi estremamente complessa, che è andata nel tempo articolandosi sempre più in dettaglio e arricchendosi con un ampio ventaglio di variazioni. Nonostante le divergenze, comunque, si possono individuare alcune fasi principali: le consultazioni, l’incarico vero e proprio e, infine, la nomina.
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