di Gianpiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello
Il basso numero di omicidi di donne in Italia rispetto ad altri paesi non deve creare illusioni. Per le donne il rischio resta dentro le mura di casa. Come dimostrano anche i numeri di altri reati. Il fenomeno è complesso e i dati aiutano a comprenderlo.
Cosa dicono i dati italiani
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È l’occasione per una riflessione sul fenomeno, a partire dai dati oggi a disposizione.
I dati comparativi diffusi dall’United Nations Office on Drugs and Crime (Unodc) mostrano che nel periodo 2004-15 ci sono stati in Italia 0,51 omicidi volontari ogni 100 mila donne residenti, contro una media di 1,23 nei trentadue paesi europei e nordamericani per cui si dispone di numeri ben comparabili. L’Italia ha avuto il primato del più basso tasso di omicidi di donne. Anche rispetto agli omicidi di cui è autore il partner o l’ex, il nostro paese è nella posizione migliore, con 0,23 donne uccise ogni 100 mila donne residenti, meno di metà rispetto alla media dei dodici paesi per cui si dispone di dati confrontabili.
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