Abbiamo già raggiunto quota 86 rispetto al massimo di 50 previsto dalle norme. Le centraline che rilevano l’inquinamento sono implacabili, Frosinone e Ceccano guidano la triste classifica: i due punti di misurazione, situati a 5 chilometri di distanza l’uno dall’altro riportano una situazione destinata a peggiorare. Le polveri sono schizzate in alto ai primi freddi, dopo l’accensione degli impianti di riscaldamento, eliminando così ogni altra ombra di dubbio sulle responsabilità dell’aumento delle polveri nell’atmosfera. La centralina di Ceccano dovrebbe essere spostata perché troppo vicina ai semafori, alla ferrovia e a due ristoranti che utilizzano combustione a legna. Tutti ne sono consapevoli ma la centralina rimane lì. Nel momento in cui era stata installata la centralina mobile nel Piazzale Bachelet i dati risultavano inferiori mediamente del 50% a quelli di Borgo Berardi, il che darebbe una situazione molto diversa da quella mostrata dal sito dell’Arpa Lazio
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