Dopo alcune settimane di incontri e proposte è finalmente partito il progetto di volontariato animato dai richiedenti asilo accolti in paese dalla cooperativa sociale Diaconia. Mercoledì 27 settembre i 6 giovani, accompagnati dall’assessore Anna Iacobucci e dall’operatore della cooperativa Marco Fiorini, hanno imbracciato le scope e iniziato a pulire il piazzale e la strada che porta al “pisciarello”, un luogo caro a tutti i supinesi. L’Amministrazione Comunale, senza dover sostenere alcun costo, ha siglato una convenzione con la cooperativa Diaconia (l’ente gestore dei servizi della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferenino) per la cura del verde e degli spazi pubblici: i giovani hanno così iniziato la loro attività di volontariato a servizio della comunità che li accoglie, evitando così di rimanere inattivi durante le ore del giorno che non occupano nei corsi di italiano.
Lo stesso sindaco Gianfranco Barletta afferma che “è un’opportunità a cui stiamo lavorando da tempo insieme alla cooperativa Diaconia, credo sia importante che i ragazzi ospitati nel nostro paese possano entrare in contatto con la comunità supinese, dimostrando di poter svolgere un ruolo positivo”. È stato determinante anche il ruolo dell’assessore alle politiche sociali Anna Iacobucci, che insieme al primo cittadino, ha creduto da subito nell’iniziativa, lavorando in sinergia con la struttura operative di Diaconia.
Durante la prima giornata di attività, molti i cittadini incuriositi che si sono avvicinati all’insolito gruppo e hanno appreso che si tratta di un servizio che i migranti svolgeranno per due mattine a settimana su tutto il territorio di Supino. L’iniziativa, oltre ad essere un piccolo segnale di riconoscenza nei confronti della popolazione supinese che finora ha accolto i rifugiati senza particolari problemi, vuole permettere l’incontro e la conoscenza tra persone con culture differenti che vivono nello stesso territorio.
Il primo cittadino di Supino ha sottolineato: “Sono convinto che in questo modo possano essere superate tutte le diffidenze che portano a vedere questi giovani come persone pericolose. È un primo passo che l’amministrazione che guido compie con estremo convincimento”.
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