di Debora Donnini
“Come Sant’Ignazio di Loyola, lasciamoci conquistare dal Signore Gesù e, guidati da Lui, mettiamoci al servizio del prossimo”. E’ il tweet lanciato da Papa Francesco dal suo account @Pontifex nel giorno in cui la Chiesa ricorda Sant’Ignazio, il 31 luglio.
Da combattente per i potenti a combattente per Dio. Così si potrebbe riassumere la vita di Sant’Ignazio, improntata ad un’educazione cavalleresca. Íñigo López de Loyola nasce in Spagna intorno al 1491 da una famiglia appartenente ad un potente casato. Rimane orfano e viene mandato alla corte del ministro delle finanze del re Ferdinando il Cattolico. In quegli anni la sua vita è dedita alla letteratura e alla composizione poetica ma anche ai divertimenti come i cavalieri dell’epoca. Quindi, il giovane cavaliere dal carattere focoso si impegna nella difesa di Pamplona assediata dai francesi ma viene colpito alla gamba destra tanto da dover essere sottoposto a dolorose operazioni. Zoppicherà tutta la vita.
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