Combatté con Garibaldi in difesa della Repubblica Romana, si innamorò del poncho e della vita avventurosa, trovò amore e fama a Bogotà, fino a diventare un eroe nazionale della Colombia. E’ il ritratto che Alexander Klein, professore di musicologia nell’Universitad de los Andes di Bogotà, ha tracciato martedì sera in Piazza Municipio a Ceccano: Oreste Sindici, nato nella cittadina fabraterna il 31 maggio del 1828, orfano di padre, fu inviato a studiare a Roma, nell’Ospizio San Michele, ai piedi dell’Aventino e lì incontrò la grande musica. Fu subito notato per il suo talento di cantante e cominciò una
carriera operistica, inframmezzata da avventurose parentesi, come quella della Repubblica Romana, dove prese le armi a fianco di Mazzini e Garibaldi. Incontrò di nuovo quest’ultimo a Napoli nel 1860 e l’anno successivo partì per il sud America dove ebbe un successo straordinario come cantante ma dove conobbe anche l’amore della sua vita, la signorina francese Justine Jannot. Per lei abbandonò la carriera artistica per darsi all’insegnamento ed è considerato il padre della musica colombiana. Le vicende politiche della Repubblica sudamericana lo portarono poi a divenirne uno dei veri e propri Padri della Patria, con la composizione dell’Himno Nacional, cui i colombiani sono legatissimi. Il prof. Klein ha curato l’edizione critica delle opere di Sindici, facendone dono al Comune durante la serata di martedì 18 luglio. L’Himno è stato eseguito dal soprano Vittoria D’Annibale accompagnata dalla Banda Città di Ceccano, diretta da Adamo Bartolini
Qui il testo Oreste Sindici di Arnaldo Bonanni
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