Era un paradiso terrestre, grande biodiversità, terra fertile, clima ottimale: in un secolo è stata trasformata in un inferno con le sostanze chimiche velenose che hanno seriamente compromesso l’ambiente. E’ l’analisi di Andrea Masullo, il biologo che per primo si accorse dell’avvelenamento della Valle per il betaciclocloroesano: ha presentato la storia della Valle del Sacco al convegno sulle agromafie oggi a Frosinone concludendo che c’è un’unica possibilità, un’unica scommessa da fare, invertendo la prospettiva. L’agricoltura può mettersi al servizio dell’industria: non si possono coltivare broccoletti e carciofi? si passa al biodiesel e ai polimeri vegetali in grado di dare all’industria sostanze di grandissima utilità in attesa che si compiano le opere di bonifica. Ma ci vuole un’iniziativa politica!
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