La scoppola era stata pesantissima: il 14 giugno era stata una vera e propria presa di Palazzo Antonelli, dopo decenni di ininterrotto potere di socialisti e pidiessini. La vittoria di Caligiore aveva segnato uno spartiacque storico nella vicenda amministrativa fabraterna. Ora il centro sinistra prova a ricucire le fila, proprio nel momento in cui la giunta Caligiore sembra alla ricerca di una nuova identità dopo il cambio di assessore e di maggioranza. In un comunicato stampa si legge che l’obiettivo è <<Un primo passo per un centrosinistra cittadino unito e propositivo che riconduca, finalmente, alla centralità della politica nell’amministrazione della cosa pubblica a Ceccano>>. Sono parole scaturite da una riunione – si legge sempre nel comunicato – che ha visto la partecipazione dei membri di buona parte delle realtà politica e civiche del centrosinistra ceccanese
distintosi negli anni per il buon governo della città, animando la vita politica fabraterna. Il proposito dei convenuti, riuniti sulla base di una comune iniziativa, mira ad una indispensabile rinnovata programmazione politica che sia convincente e che sia in grado di aprire ad un progressivo e crescente coinvolgimento della totalità delle forze di centrosinistra di Ceccano: siano esse espressione dei partiti, della società civile e del mondo del’associazionismo. Il programma del nascente coordinamento è teso dunque alla rivalutazione del rapporto con la città e con le sue innumerevoli realtà, allo studio e alla determinazione di politiche amministrative moderne, partecipate con la cittadinanza, credibili e sostenibili per la ripresa dello sviluppo di Ceccano, interrotto bruscamente dalla pessima attività di governo corrente. Il fallimento dell’amministrazione Caligiore, abbandonato da ben tre consigliere comunali della sua originaria maggioranza a poco più di un anno e mezzo di mandato è un dato inconfutabile. Occorre quindi una maggiore e più coesa spinta oppositiva, una pressante attività di analisi dei temi di scottante attualità politico-amministrativa che con il governo Caligiore sono stati catapultati nello scenario cittadino. Senza dubbio, i riferimenti più rilevanti sono: al bando della raccolta differenziata inspiegabilmente non ancora rinnovato; al milionario bando per l’affidamento della gestione della pubblica illuminazione che il gruppo di governo si appresta a perfezionare; alla disastrosa gestione contabile emersa in fase di discussione dei bilanci dell’Ente comunale; oppure ancora alla scarsa attenzione verso temi importantissimi per il tessuto sociale cittadino, come il welfare, la cultura lo sport e la pubblica istruzione.
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