di Domenico Galimberti
Sono passati esattamente dieci anni da quando Steve Jobs, nel consueto (in quegli anni) MacWord Expo di San Francisco, svelò al mondo quello che sarebbe diventato il prodotto Apple di maggior successo di sempre, un dispositivo capace di vendere 40-50 milioni di unità ad ogni trimestre (ma anche oltre i 70 milioni nel periodo natalizio) e di totalizzare, da solo, oltre il 60 per cento di fatturato della casa della Mela.
Tutto ebbe inizio, come ben spiegato nella biografia di Isaacson da un’essenziale intuizione di Jobs: Apple si stava godendo il successo dell’iPod, ma cosa sarebbe successo quando i telefoni che tutti avevano già in tasca avrebbero avuto capacità tali da riprodurre in modo altrettanto immediato la musica che fino ad allora tutti ascoltavano sul riproduttore musicale della Mela? Apple doveva trovare una soluzione se non voleva rischiare di rimanere a piedi, e visto il destino verso cui si sta muovendo oggi l’iPod, non possiamo negare che l’intuizione fu più che esatta.
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