Battuta d’arresto per il piano rifiuti della Regione: ci vorrà la valutazione strategica di impatto ambientale prima di portare io rifiuti di Roma nelle valli del frusinate. Esulta l’Associazione Civis di Ferentino che aveva denunciato l’intenzione della giunta Zingaretti di eviytare la valutazione ambientale srategica, VAS. In un comunicato si legge: La Direzione Regionale, Area VAS della Regione Lazio con la Determinazione n.G15558 del 21.12.2016 pubblicata oggi sul BUR della Regione Lazio, ha stabilito che il nuovo Piano di Gestione Rifiuti, ovvero il suo nucleo più importante, il fabbisogno impiantistico contenuto nella DGR 199/2016, deve essere sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica. Infatti, “non risulta possibile escludere possibili impatti significativi derivanti dalle previsioni e dalle scelte effettuate nella Determinazione del Fabbisogno di aggiornamento del Piano Rifiuti Regionale”. In sostanza, prima di procedere all’apertura di nuove discariche o all’aumento di capacità di quelle già esistenti, nonché all’utilizzo delle capacità residue degli altri impianti di trattamento dei rifiuti (TMB, compostaggi, termovalorizzatori), dovrà essere svolto il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica onde verificare gli impatti ambientali, la collocazione degli impianti, le loro potenzialità.
Pubblichiamo il provvedimento regionale sulla home page del sito di Civis www.civisferentino.eu
Ma non basta.
La determinazione dell’Area VAS rappresenta che la DGR 199/2016 sul fabbisogno impiantistico è in contrasto con la normative e le direttive UE in materia di trattamento dei rifiuti, con il TU Ambiente DLgs.vo 152/2006, e con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10/08/2016 che contiene l’indicazione del fabbisogno regionale per i termovalorizzatori.
Inoltre, viene clamorosamente censurato il comportamento della Giunta Regionale che ha cercato di evitare la VAS richiedendone l’esenzione, e definitivamente smentita l’affermazione resa dall’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Mauro Buschini, il quale nell’audizione avanti la Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del 17 Novembre scorso aveva affermato che la DGR 199/2016 “ha ottenuto la VAS”.
L’Associazione Civis è soddisfatta del provvedimento dell’amministrazione regionale, poichè nelle Osservazioni depositate nel procedimento di verifica di assoggettabilità a VAS –pure pubblicate sul sito www.civisferentino.eu- aveva richiesto che il nuovo fabbisogno impiantistico del Piano di Gestione Rifiuti fosse sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, per evitare che ancora una volta la Valle del Sacco fosse utilizzata come “cassonetto” per i rifiuti provenienti dall’area metropolitana di Roma.
Infatti, come indicato nella DGR 199/2016, la Giunta Regionale del Lazio aveva intenzione di utilizzare la residua capacità degli impianti presenti in Valle del Sacco, in particolare delle discariche di Colle Fagiolara a Colleferro e di Cerreto a Roccasecca, per compensare il deficit impiantistico dell’ATO di Roma, senza passare attraverso la verifica degli impatti ambientali e magari previa dichiarazione di emergenza per la Capitale.
Ora, anche la questione del revamping dei termovalorizzatori di Colleferro deve essere affrontata in una prospettiva diversa: il procedimento di riesame AIA va sospeso fino all’esito della VAS; Civis richiederà formalmente tale sospensione. La stessa sorte deve avere il procedimento di riesame AIA del TMB della SAF spa di Colfelice: sospensione fino all’esito della VAS.
La VAS, al cui procedimento Civis ha intenzione di intervenire, potrà essere l’occasione per rivedere finalmente la gestione del ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio e nella Valle del Sacco, in maniera corretta, trasparente e con la partecipazione dei cittadini.
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